Donna il bel vetro tondo

un esempio di concettismo

Luca Pirola
3 min readNov 14, 2020
G. Romano, Donna con specchio, Museo Puschkin, Mosca

Il madrigale

Il madrigale è una delle forme poetiche — e musicali — più congeniali al gusto del Cinquecento “cortigiano”. I poeti cinquecenteschi fanno riferimento al modello dei madrigali di Petrarca, sviluppandolo liberamente sotto il profilo metrico e tematico.
Il madrigale petrarchesco è interamente in endecasillabi ed è suddiviso in due o tre terzine e uno o due distici, mentre quello cinquecentesco alterna endecasillabi e settenari in numero variabile e secondo vari schemi di rime (in Tasso è netta la prevalenza dei settenari, più musicali; gli ultimi due versi sono sempre a rima baciata, unica analogia costante con Petrarca).
L’argomento amoroso, già prevalente, diviene pressoché esclusivo; si accentua progressivamente la tendenza al gioco raffinato dell’intelligenza, al concetto prezioso, allo scherzo galante e malizioso (che saranno dominanti nel madrigale di età barocca). Il madrigale cinquecentesco, inoltre, molto melodico e cantabile, è spesso musicato

Donna, il bel vetro tondo

In Donna, il bel vetro tondo, Tasso spinge l’analogia fra donna e natura fino a fare della bellezza femminile l’effigie del mondo; solleva così la donna al rango stesso di Dio, di cui è tradizionalmente effige l’universo.

Schema metrico: il madrigale è di 10 versi (5 settenari, 5 endecasillabi) con rime aBBAcCdEeD

Donna, il bel vetro (1) tondo
che ti mostra le perle e gli ostri e gli ori,(2)
in cui tu di te stessa t’innamori,(3)
è l’effigie del mondo,
ché quanto in lui riluce
raggio ed imago è sol de la tua luce.
Or chi de l’universo
può i pregi annoverar sí vari e tanti,
quegli, audace, si vanti
di stringer le tue lodi in prosa e ’n verso.

Note al testo
1.
vetro: metonimia per specchio. 2. le perle… ori: metafore per indicare i colori del volto della donna; ostro (dal greco óstreon) è propriamente la conchiglia da cui veniva estratta la porpora.3. in cui tu… t’innamori: allusione al mito di Eco e Narciso.

Comprensione del contenuto

La prima parte della poesia è la descrizione della donna amata, che è talmente intenta a osservare la sua immagine allo specchio, che è affascinata da se stessa. Nella seconda parte prima di tutto si chiarisce il motivo dell’associazione tra specchio e mondo (il viso femminile contiene in sé tutta la bellezza del mondo), in seguito si introduce il tema dell’ineffabilità, affermando che solo il poeta capace di descrivere le molteplici bellezze dell’universo potrà vantarsi di celebrare in prosa ed in poesia i suoi pregi.

L’immagine su cui ruota il madrigale è, dunque, lo specchio che riflette il viso della donna che è invitata a cogliere nel proprio viso l’effigie del mondo, la bellezza e l’armonia dell’universo. In questo modo la donna assume un ruolo vicino a quello tradizionalmente riservato a Dio: se lo specchio con il suo volto è l’effige del mondo, il mondo è comunque l’effige di Dio.

Analisi stilistica

Tasso gioca sullo scambio tra senso letterale e senso metaforico delle immagini presentate nel madrigale, dando un esempio raffinato di concettismo. Il bel vetro tondo diventa l’effige del mondo perché il riflesso della donna riproduce la bellezza e la perfezione dell’universo; tale concetto è rafforzato dalla forma dello specchio — tondo — che richiama la sfericità del mondo con cui l’aggettivo è in rima.

Commento

La donna del madrigale sembra svolgere in tema caro alla filosofia neoplatonica, che riscopre nel microcosmo (il viso) l’armonia del macrocosmo (l’universo), che riflette a suo volta la perfezione di Dio.

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Luca Pirola
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Written by Luca Pirola

History and Italian literature teacher

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