La poesia comico-realistica

Il gioco poetico del ribaltamento del canone

Luca Pirola
2 min readMay 23, 2022
Il gioco d’azzardo in un manoscritto medievale

Nel XIII parallelamente alla lirica d’amore appare in Umbria e Toscana una produzione lirica antitetica a quella lirica d’arte: la poesia comico realistica. I testi comico realistici trattano di temi quotidiani: l’amore sensuale, il gioco d’azzardo, i piaceri della tavola e della taverna. Di fatti i poeti — di provenienza borghese e mercantile — riprendono i temi della poesia amorosa, enfatizzandoli con intento caricaturale. Essi si esprimono con uno stile comico, scegliendo termini del lessico popolare vicino al parlato, infarcendo le poesie di espressioni gergali e immagini volgari.
La poesia comico-realistica usa un linguaggio popolare, ma non è destinata al popolo, infatti gli autori scrivono per la propria classe sociale: la borghesia colta (giudici, notai, magistrati, mercanti). Pertanto essi scrivono per diletto, non per manifestare ciò in cui credono: la loro lirica ha un carattere oggettivo, non autobiografico, poiché è un esercizio stilistico che non rispecchia la provenienza sociale degli autori.

La parodia della lirica d’arte

I temi della poesia cortese sono ripresi e ribaltati: se la donna nella lirica d’arte è un essere superiore e perfetto, che permette all’amante di elevarsi spiritualmente, i comico-realistici descrivono donne di facili costumi con cui appagare i sensi. Mentre le virtù dell’eroe della poesia cortese sono la gentilezza e la nobiltà d’animo, e si lamentano per la lontananza della donna amata, i poeti comico- realistici lodano la ricchezza materiale e si lamentano per la tirchieria dei genitori o l’avidità degli strozzini, che impediscono loro di spendere nelle taverne.

La poesia comico-realistica, dunque, consiste in un divertimento stilistico che rovescia i temi e i toni della poesia «alta» e porta al ribaltamento dell’astrattezza tematica per esaltare il «basso» e il concreto. Essa riprende i temi dalla tradizione goliardica dei clerici vagantes e codifica uno stile comico adeguato al contenuto, raggiungendo una grande raffinatezza formale attestata dalla varietà e ricchezza delle soluzioni retoriche.

I testi comico-realistico sono l’espressione di una visione edonistica del mondo spesso celebrata come irraggiungibile desiderio, che spesso diventa invettiva violenta (contro i padri, il potere, le donne morigerate, i creditori).

--

--

Luca Pirola
Luca Pirola

Written by Luca Pirola

History and Italian literature teacher

No responses yet