Soldati
La condizione di precarietà e fragilità dell’uomo
La lirica è il testo che chiude la quarta sezione della raccolta Allegria, parte intitolata “Girovago”. Ungaretti coglie, e dichiara per mezzo di una secca similitudine, la condizione sospesa e minacciata dei soldati durante uno scontro a fuoco.
La comprensione di questo testo richiede di soffermarsi sulla particolare valorizzazione del titolo, indispensabile alla decifrazione del senso: i soldati sono in una condizione simile a quella, assai incerta e minacciata, delle foglie in autunno.
Soldati
Bosco di Courton 11 luglio 1918
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie
Composta da una sola strofa, la lirica spezza l’unica frase in modo da creare un ritmo affannoso. In una prima versione Ungaretti-secondo una scansione dei versi e della frase più naturale — aveva scritto:
Si sta
come d’autunno
sugli alberi
le foglie
Nella versione definitiva, lo spostamento del come al primo verso crea una pausa inattesa, sottolineata dall’enjambement, e mette in luce la parola d’autunno. I versi, poi, non hanno alcuna misura riconoscibile: se però li unissimo due a due, otterremmo dei settenari tradizionali. Tale soluzione è stata evitata di proposito, proprio per non dare al discorso un ritmo musicale e prevedibile.
Sulla poesia agisce la memoria di un celebre passo dantesco (Inferno, III, 109–114) in cui le anime dannate si staccano dalla sponda di un fiume infernale al richiamo di Caronte:
come d’autunno si levan le foglie
l’una appresso de l’altra, fin che ‘l ramo
vede a terra tutte le sue spoglie
similemente il mal seme d’Adamo
gittansi in quel lito ad una ad una.
Anche nella lirica di Ungaretti i temi centrali sono la caducità e la fragilità dell’uomo. La visione di Ungaretti è originale; tuttavia, mentre in passato questi contenuti si prestavano alla riflessione morale e religiosa, nell’Allegria tutto si risolve in un’immagine, senza alcun commento o ragionamento dell’autore. Anche se la poesia nasce da una precisa occasione concreta, esplicitamente segnalata dall’indicazione Bosco di Courton 11 luglio 1918, essa allude a una condizione umana universale. D’altra parte, tutta l’Allegria si muove su questo doppio binario: fedeltà al quotidiano, segnato dalla drammaticità della guerra, e ricerca di una dimensione ulteriore sovratemporale, aperta dalla poesia.